Una recente ricerca pubblicata su JAMA Network Open ha portato alla luce potenziali benefici dei videogiochi per la mente, contrariamente a precedenti preoccupazioni sugli effetti dannosi che questi potrebbero avere sullo sviluppo cerebrale dei giovani. Questo ampio studio, condotto nell’ambito del progetto Adolescent Brain Cognitive Development (ABCD) negli Stati Uniti, ha coinvolto più di 2000 bambini di età 9-10 anni provenienti da 21 diverse località . I partecipanti sono stati suddivisi in gruppi di videogiocatori e non, e i risultati hanno evidenziato come i primi abbiano superato i secondi in test che misuravano la concentrazione.
Gli esercizi includevano il reagire a segnali di stop e la memorizzazione di espressioni facciali, con i videogiocatori che hanno mostrato migliori capacità di autocontrollo e memorizzazione a breve termine. Differenze nell’attività cerebrale tra i due gruppi sono state anche osservate dagli scienziati durante i test.
Bader Chaarani, neuroscienziato all’Università del Vermont e uno degli autori dello studio, ha sottolineato l’importanza dei risultati, pur ricordando che sono necessarie ulteriori ricerche per confermare definitivamente gli effetti dei videogiochi sullo sviluppo cerebrale. Sebbene studi passati abbiano presentato conclusioni variegate sull’argomento, questa ricerca contribuisce a una comprensione più articolata del rapporto tra il gaming e le capacità cognitive.
Gli esperti, tuttavia, avvertono contro conclusioni precipitose e enfatizzano la necessità di approfondire gli studi per esplorare le implicazioni a lungo termine del gioco sui giovani. Chaarani ha anche evidenziato che, nonostante i benefici cognitivi che possono derivare dal gaming, ci potrebbero essere effetti negativi o compromessi in altre funzioni cerebrali, rimarcando l’importanza di monitorare attentamente e continuare la ricerca sull’impatto dei videogiochi sulla salute mentale e cognitiva dei bambini.
