Akira compie quest’anno 41 anni, ma ancora non ha cessato di far battere il cuore di due intere generazioni.
Disegnato da Katsuhiro Otomo, classe 1954, Akira comincia come un thriller ricco di azione, ma presto si dimostra in grado di scendere molto in profondità nell’animo umano e, soprattutto, negli sviluppi della cultura di questo periodo. Basato su tre personaggi centrali, Tetsuo Shima, un ribelle che lotta per affermarsi, Kaneda, leader carismatico e, appunto, Akira, capace di racchiudere in sé il bene e il male, questo manga è ambientato in una Neo Tokyo che ha saputo vedere da lontano i grandi cambiamenti intervenuti successivamente.
È lunghissima la lista di chi è stato influenzato da questo bellissimo Manga. Influenzato ancora oggi, nonostante il suo ciclo di vita è stato tutto sommato breve, visto che si è concluso nel 1990.
Dicevamo della cultura cyberpunk, introducendo elementi come la tecnologia avanzata, il design delle motociclette e perfino la telecinesi.
Nel cinema riferimenti a Akira sono evidenti in Matrix, Minority Report e Blade Runner 2049, mentre nei fumetti possiamo ricordare Ghost in the Shell, Appleseed e Blame! Ma è certamente nel campo dei videogiochi che l’influenza di Akira si è fatta sentire più che altrove. Fra i videogiochi ispirati ad Akira ricordiamo Akira, Akira Psycho Ball e una seconda edizione di Akira.
Otomo ha saputo rinnovarsi in continuazione, pur salvaguardando interamente il suo segno assai particolare. Fra i titoli che hanno fatto la storia di questi anni ricordiamo World Apartment Horror, Barefoot Gen e In This Corner of the World. Ha infine diretto diversi altri film d’animazione, tra cui Roujin Z (1991), Steamboy (2004) e Cop Craft (2021).